Oggi Badia a Montemuro è un romantico Borgo Antico, che si sviluppa intorno e sotto l’odierna chiesa di San Pietro. Un tempo fu un’ antica abbazia insediamento fortificato, che già nel 1058 quando venne consacrata ospitava una rigogliosa comunità monastica.
E’ un luogo vivo, seducente e misterioso che invita ed accoglie, rivendicando con orgoglio la sua identità, il suo ruolo nella storia.
Abbraccia gli visitatori che vogliono lasciarsi rapire dal suo fascino, che magari poche tracce di mura ancora conservano per le memorie di battaglie e scontri di cui furono testimoni e che hanno animato e per secoli insanguinato queste verdi colline in un Chianti più impervio di quello attuale.
Così ci si lascia dolcemente ammaliare dalla grazia e dall’incanto, attraversando i suoi pittoreschi vicoli, di cui uno non piu’ largo di 50 centimetri, dove l’eco dei passi lenti sul selciato in pietra rievoca antiche e oscure leggende... Dove affacciata su una piccola e graziosa piazzetta che si estingue in una degradante scalinata si erge con la sua elegante imponenza un solido edificio seicentesco intonacato, un tempo convento... Dove sopravvive l’eleganza di una antica torre di guardia posta all’estremo dell’antica via di accesso al borgo, trasformata in abitazione e... Tanto altro ancora.
Patrimonio storico, artistico architettonico e figurativo appartenente alla terra di confine tra Siena e Firenze, quale è il Chianti, che di tali civilizzazioni sono l’ineludibile frutto.
Il tutto circondato da un vastissimo panorama su terre ondulate, solcate da piccole valli interne e a tratti scolpito da alture a volte anche aspre, con boschi brulicanti di vita, odorosi di essenze, dove le sinfonie del vento si insinuano nelle ricche e sinuose chiome fruscianti accordandosi con il cinguettio degli uccelli e lo strepitio di rami spezzati da una numerosa quanto intimorita fauna silvestre in transito , dove percorrere gli antichi sentieri che si snodano all’interno, trasmette quella energia che fa vibrare l’animo di vigorose emozioni gioiose.
Dove tutto è talmente reale, dove i sogni accarezzano il desiderio di intervenire contro l’amaro stato di abbandono e degrado di alcuni edifici, e con rispetto e amore riportarli alle nobili e austere bellezze.
E’ un luogo vivo, seducente e misterioso che invita ed accoglie, rivendicando con orgoglio la sua identità, il suo ruolo nella storia.
Abbraccia gli visitatori che vogliono lasciarsi rapire dal suo fascino, che magari poche tracce di mura ancora conservano per le memorie di battaglie e scontri di cui furono testimoni e che hanno animato e per secoli insanguinato queste verdi colline in un Chianti più impervio di quello attuale.
Così ci si lascia dolcemente ammaliare dalla grazia e dall’incanto, attraversando i suoi pittoreschi vicoli, di cui uno non piu’ largo di 50 centimetri, dove l’eco dei passi lenti sul selciato in pietra rievoca antiche e oscure leggende... Dove affacciata su una piccola e graziosa piazzetta che si estingue in una degradante scalinata si erge con la sua elegante imponenza un solido edificio seicentesco intonacato, un tempo convento... Dove sopravvive l’eleganza di una antica torre di guardia posta all’estremo dell’antica via di accesso al borgo, trasformata in abitazione e... Tanto altro ancora.
Patrimonio storico, artistico architettonico e figurativo appartenente alla terra di confine tra Siena e Firenze, quale è il Chianti, che di tali civilizzazioni sono l’ineludibile frutto.
Il tutto circondato da un vastissimo panorama su terre ondulate, solcate da piccole valli interne e a tratti scolpito da alture a volte anche aspre, con boschi brulicanti di vita, odorosi di essenze, dove le sinfonie del vento si insinuano nelle ricche e sinuose chiome fruscianti accordandosi con il cinguettio degli uccelli e lo strepitio di rami spezzati da una numerosa quanto intimorita fauna silvestre in transito , dove percorrere gli antichi sentieri che si snodano all’interno, trasmette quella energia che fa vibrare l’animo di vigorose emozioni gioiose.
Dove tutto è talmente reale, dove i sogni accarezzano il desiderio di intervenire contro l’amaro stato di abbandono e degrado di alcuni edifici, e con rispetto e amore riportarli alle nobili e austere bellezze.